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Torre del Greco non merita la Turris in serie C e non merita un presidente omofobo da ultima categoria


Quest’anno la Turris, la gloriosa squadra di calcio di Torre del Greco, a poche giornate dalla fine del girone di andata, è in penultima posizione. Non vogliamo entrare del merito delle vicende, sportive e societarie, che stanno facendo seriamente rischiare alla squadra corallina la retrocessione.

Quello che è certo è che il presidente della società calcistica, Ettore Capriola, con le sue esternazioni omofobe sui social, è già retrocesso in serie Z, nell’ultima categoria della civiltà e del rispetto!

Infatti, ancora nel 2024, questo “signore” non si vergogna di pubblicare post omofobi, retrogradi, volgari e offensivi, sui propri profili social. Capiamo tutto il suo nervosismo per il fallimento cui sta portando la squadra e la società; ma crediamo che – mai come in questo momento – sarebbe consigliabile un comportamento ben diverso.

  • Proprio quando la città di Torre del Greco, pochi mesi fa, ha dato prova di grande civiltà accogliendo e salutando con simpatia il suo primo Pride;
  • proprio quando gran parte del migliore calcio mondiale si schiera sempre di più contro la discriminazione delle persone LGBTQ+;
  • proprio quando i Pochos, squadra di calcio LGBTQ+ e inclusiva, conquista importanti risultati sportivi e annuncia, per il 1° marzo 2025, lo svolgimento del torneo Copa Adelante a Torre Annunziata;

proprio quando giungono tutti questi segnali positivi, Capriola non trova di meglio che offendere, insultare, deridere la comunità LGBTQ+.

Torre del Greco che ha risposto in modo eccezionale lo scorso 28 settembre con il suo primo Pride e la Turris meritano di meglio. Per il bene di tutti, e in primo luogo della squadra e dei tifosi, questo presidente farebbe bene a dimettersi. Noi dal canto nostro continueremo, con le nostre attività, a lavorare per un a società più giusta, più libera e inclusiva, per tutte e tutti.

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