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Annamaria Torre, figlia di Marcello Torre, il Sindaco di Pagani ucciso dalla camorra, è la madrina del Vesuvio Pride di Torre Annunziata.


Annamaria Torre è la madrina del Vesuvio Pride del prossimo 4 giugno a Torre Annunziata.  Suo padre, Marcello Torre, Sindaco di Pagani (SA),  il Sindaco gentile come veniva spesso appellato, venne ucciso, nel 1980, su mandato di Raffaele Cutolo, per avvertire gli amministratori pubblici che dovevano decidere sui lavori del dopo-terremoto dell’Irpinia.

Il Vesuvio Pride apre la stagione dei Pride in Italia: un’onda arcobaleno di Pace, Libertà e Gioia che attraverserà il nostro Paese da Aosta a Siracusa, in oltre quaranta città e che partirà proprio sabato prossimo, 4 giugno, da Torre Annunziata.

Siamo onorati e felicissimi di avere Annamaria con noi, madrina del Vesuvio Pride. Una scelta importante quella di unire la battaglia sui diritti civili a quella della lotta alle mafie e alla criminalità organizzata, in un territorio martoriato dalla camorra e dalla mentalità camorrista, con il Consiglio comunale sciolto, da pochi giorni, ancora una volta, per convivenze con la criminalità organizzata locale.  Dove c’è camorra, dove c’è mafia, non può esserci giustizia sociale. Tutti i diritti della persone, a partire dai diritti civili,  sono quotidianamente umiliati e mortificati.  Commenta Antonello Sannino, Portavoce del Vesuvio Pride.  Annamaria sarà con noi in corteo, ci fermeremo a due passi da palazzo Fienga, lo storico fortino della famiglia Gionta, per dare un segnale chiaro di speranza e per cambiare la narrazione dei fatti e delle storie, personali e collettive, di un territorio che non può e non deve più subire camorra, prevaricazione e  violenza. Senza vergogne, usciamo fuori dai nostri armadi, dalle nostre case, in strada con orgoglio, contro ogni forma d’odio e di discriminazione, contro ogni forma di malaffare e contro la camorra”

Un PRIDE che assume una rilevanza simbolica di grande portata: lasciare da parte la vergogna, per rivendicare il proprio orgoglio. Orgoglio di essere se stessi e di non sentirsi etichettati e discriminati per la mera appartenenza a una terra dilaniata dal malaffare e dalla camorra o perché percepiti come diversi da tutto ciò che è considerato corrispondente ai canoni di una presunta “normalità”. Un Pride che porta nel suo DNA l’alleanza tra le battaglie per l’eguaglianza, il pieno riconoscimento dei diritti civili e la lotta ad un sistema mafioso, patriarcale e violento.

L’evento organizzato dall’Associazione Pride Vesuvio Rainbow, con i supporto di altre associazioni LGBT+ del territorio e con il sostegno di una fitta rete associativa locale, oltre che da molte sigle nazionali dall’Arci a Libera, dalla CGIl alla UIL,  dall’ANPI all’Unione degli Studenti.
Entusiasmante l’adesione delle scuole del territorio, dal Liceo Pitagora-Croce, all’Istituto Marconi, dall’Istituto Cesaro-Vesevus. al Liceo De Chirico, ma anche di tantissimi esercizi commerciali che attendono con gioia il passaggio del Pride in città come un momento di rinascita, dopo due anni di dolora pandemia e con l’Europa colpita al cuore da una inaspettata e violentissima guerra. Moltissimi i Patrocini morali dalla Regione Campania, alla Città Metropolitana di Napoli (presente con il Gonfalone), dal Comune di Torre Annunziata a quello di Napoli, passando per quelli di oltre 25 comuni dell’area metropolitana: Pompei, San Giorgio a Cremano, Saviano, Pomigliano d’Arco, Caivano, Boscotrecase, Bacoli, Trecase, Piano di Sorrento, Vico Equense, Casoria, Boscoreale, Terzigno, Ercolano, Ottaviano, Portici, Arzano. Casavatore, Cardito, Massa di Somma, Volla, Giugliano in Campania, Torre del Greco, Palma Campania, Castellammare di Stabia.

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