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Napoli, inaugurata la Casa delle Culture e dell’accoglienza delle persone LGBT+


Venerdì 5 febbraio alle ore 11 il Sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, insieme all’Assessora per le Pari Opportunità, Francesca Menna e all’Assessora ai Giovani, Alessandra Clemente inaugura la Casa delle Culture e dell’Accoglienza delle persone LGBT+, una struttura importante su tre livelli che consentirà di poter avere un centro culturale polifunzionale. E’ la prima Residenza per le emergenze comunale per persone LGBT+ vittime di discriminazione o marginalità sociale. La struttura sarà gestita da una cordata di Associazioni LGBT+ con capofila Antinoo Arcigay Napoli e altre 10 associazioni, ALFI le Maree Napoli, Associazione Trans Napoli, AGEDO, Famiglie Arcobaleno, Pochos, Pride, il Centro di Ateno Sinapsi della Università Federico II di Napoli, Dedalus, Arci Mediterraneo, Nefesh e con il supporto dell’Ordine degli Psicologi della Regione Campania e del Nuovo Teatro Sanità.

Dopo anni di attesa dichiarano congiuntamente le associazioni del partenariato – finalmente Napoli e il sud hanno una struttura di accoglienza per persone LGBT+ e soprattutto un luogo di grande valore che consentirà di rafforzare il ruolo della nostra città come faro per la tutela e la difesa dei diritti civili in Italia e nel mediterraneo. Grande lo sforzo da parte del Comune di Napoli, grande il lavoro in questi mesi del Sindaco de Magistris e dell’Assessora Menna. Napoli lancia un messaggio preciso, per uscire da questa terribile pandemia, bisogna investire concretamente sui Diritti, sulla Persona, sulla Felicità e sull’Amore. Per noi associazioni inizia, con entusiasmo e profondo senso di responsabilità, una nuova e importante sfida segnata da una autentica unità del nostro mondo, da Arcigay ad ALFI Le Maree (affiliata Associazione Lesbica Femminista Italiana), dall’Associazione Trans Napoli (ATN) all’Associazione di Genitori di persone LGBT (Agedo), da Famiglie Arcobaleno a Pride e Pochos, con il prezioso contributo dell’Università “Federico II” attraverso il Centro Sinapsi e dell’Ordine degli Psicologi, oltre che di altri partner storici come Dedealus e Arci Mediterraneo”.

Ovviamente per ragioni di tutela, non sveliamo il luogo, aggiunge il Sindaco de Magistris, ma anche il luogo è un segnale del cambiamento dei tempi. Questa città crede nei sentimenti, nella fratellanza, nella solidarietà, nella giustizia e nel tendere una mano a chi è in difficoltà.
Ci abbiamo lavorato tanto, abbiamo superato ostacoli burocratici e amministrativi. E’ stato il frutto di una grande volontà politica in cui la Costituzione, i diritti e il capitale umano hanno prevalso.”
Un lavoro di squadra per riuscire a concretizzare un progetto che partiva da zero – conclude l’Assessora per le Pari Opportunità e le libertà civili del Comune di Napoli, Francesca MennaPasso passo dalla delibera di cambio di destinazione siamo riusciti a renderlo casa di accoglienza per le emergenze, e poi i lavori, l’arredo con i pochi soldi a disposizione, ma grazie al lavoro straordinario di tutta la squadra dei servizi Pari Opportunità e il lavoro sinergico del servizio patrimonio, gli operai della Napoli servizi che davvero hanno lavorato con competenza e senza risparmiarsi, siamo riusciti a portare a termine un risultato importante, fondamentale per il riconoscimento e la dignità di una parte di cittadini, una parte di Umanità spesso dimenticata ed invisibile.”
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