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CinePRIDE


Sei film per aprire gli occhi. Sei storie per capire. Sei notti per imparare a rispettare gli altri.
Cinque associazioni in marcia verso il Pride del 30 giugno.
Arriva il Cineforum di avvicinamento alla più importante manifestazione a difesa della realtà Lgbt.
A curarlo un patto tra Ferro3, Forum dei Giovani, Pompei Lab, Ventimila Sterline e Vesuvio Raimbow.
Perché l’omofobia è il prodotto della non conoscenza. E l’arte, e il cinema sono gli strumenti scelti per parlare di diversità.
Il CinePRIDE partirà sabato 19 Maggio con il film “Stonewall” (1995) presso Pompei Lab, che narra la storia della nascita dei primi movimenti del mondo lgbt, dove il tacco famoso di Sylvia Reivera si scaraventò contro la polizia dopo l’ennesimo raid contro la comunità lgbt della città di New York che si incontrava nel bar Stonewall Inn.
Il secondo film è “Transamerica” (2005) giovedi 24 Maggio presso l’associazione scafatese Ferro 3, un film che tratta la transessualità in maniera raffinata e fine grazie all’attrice Felicity Huffman con una storia particolarissima.
Il terzo film è “I ragazzi stanno bene” (2010),presso Ventimila Sterline tratto dalla storia vera di una famiglia omogenitoriale, ossia due mamme con due figli adolescenti, affrontando le problematiche e gli affetti della famiglia, come accade in TUTTE le famiglie.
Il quarto film che vi proponiamo è “Chiamami col tuo nome” (2017) Venerdi 8 Giugno presso l’associazione Arcigay Vesuvio Rainbow di Torre Annunziata, dove conosceremo la storia d’amore tra Elio e Oliver, due ragazzi che scoprono la propria omosessualità in un nord Italia ambientato negli anni ’80.
Quinto film “120 Battiti” (2017) giovedi 14 Giugno al Forum dei Giovani di Pompei, un film che ci proietterà in quegli anni in cui l’AIDS colpiva la comunità gay, in una Parigi dove gli attivisti di Act Up-Paris moltiplicano le azioni contro l’indifferenza generale.
Ultimo film sarà “Pride” (2014), che proietteremo giovedi 21 Giugno presso VENTIMILA STERLINE, film del 2016 che ci mostrerà il senso del Pride attraverso il racconto di una storia vera ambientata a Londra nel 1984, dove Mark Ashton, giovane attivista gay e membro della Young Communist League, ha l’idea di raccogliere fondi per sostenere la lotta e il lungo sciopero dei minatori vessati dalle scelte politiche della premier Margaret Thatcher
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