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Pompei, Torre Annunziata e Piano di Sorrento aprono ai diritti civili


COMUNICATO STAMPA

22-10-2014

Un nuovo importante traguardo in tema di diritti civili sarà tagliato nei prossimi giorni dai comuni di Pompei, Piano di Sorrento e Torre Annunziata.

I sindaci, UlianoRuggiero e Starita, attraverso le pagine del quotidiano Metropolis, fanno sapere di essere favorevoli al riconoscimento delle Unioni Civili e di aver già avviato il percorso che condurrà a breve i tre comuni all’istituzione dei Registri Comunali per le Unioni Civili e/o al riconoscimento deimatrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso.
I Comuni di Pompei, Piano di Sorrento e Torre Annunziata quindi andrebbero ad unirsi ai 7 Comuni (Napoli, Portici, Pozzuoli, Torre del Greco, Casoria, Anacapri e Melito) dell’area metropolitana di Napoli che hanno già istituito da tempo i registri.

«Sono particolarmente felice dell’apertura alle coppie omosessuali da parte sindaco del mio comune di residenza, Torre Annunziata» dichiara Antonello Sannino,  Presidente dell’Arcigay di Napoli e portavoce di Vesuvio Rainbow, «Ma è importantissima dal punto di vista simbolico la decisone del sindaco di Pompei, Nando Uliano,  di autorizzare la trascrizione dei matrimoni contratti all’estero tra persone dello stesso sesso; un risultato inimmaginabile fino a qualche anno fa. Pompei, Città mariana, riconosce l’amore tra persone dello stesso sesso. E pensare che lo slogan del primo Pride nazionale a Napoli, nel lontano 1996, fu proprio: la Madonna di Pompei vuole bene a tutti i gay».

L’osservatorio vesuviano LGBT, Vesuvio Rainbow, frutto della collaborazione tra Arcigay Napoli, Catena Rosa, Federconsumatori e Verso Sud, attraverso richieste ufficiali, aveva avviato nei mesi scorsi una serie di  incontri con gli amministratori locali per attivare sul territorio vesuviano politiche volte al miglioramento delle condizioni di vita delle persone gay, lesbiche e trans: dall’istituzione dei Registri delle Unioni Civili al riconoscimento dei matrimoni contratti all’estero; dall’ampliamento delle politiche di pari opportunità all’adesione alla rete Re.a.dy che connette le Istituzioni territoriali per implementare le azioni di contrasto alle discriminazioni legate all’orientamento sessuale e all’identità di genere.

Dopo i primi risultati positivi del lavoro di questi mesi, l’osservatorio Vesuvio Rainbow continuerà su questa strada estendendo la richiesta di un impegno concreto a tutte le amministrazioni vesuviane affinché possano essere adottate politiche di contrasto alle discriminazioni sui luoghi di lavoro, nella pubblica amministrazione e nelle scuole.

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